mercoledì 10 settembre 2014

Il viaggio di un'immagine

Il viso delle persone, i mobili di un appartamento, il cielo azzurro o il fiore in un prato. Sono tutte immagini note, chiare e ben visibili per noi, ma.. come fanno i nostri occhi a vedere e poi come possiamo ricordare ciò che abbiamo visto?
Ho già commesso un errore nel dire che sono gli occhi a vedere: in realtà sono solo uno "strumento". Ma vediamo nel dettaglio.

RAPIDAMENTE: DALLA REALTÀ AL CERVELLO
File:Schematic diagram of the human eye it.svg
schema dell'occhio (1)
Immaginiamo ora di osservare un'ape. I raggi di luce che la investono, vengono riflessi e colpiscono la cornea:
- rivestimento esterno trasparente che protegge l'occhio ed è nutrita dall'umor acqueo. Questi ha inoltre il compito di "aiuto messa a fuoco" dell'immagine in più, insieme al cristallino (posto prima della retina), fa convergere la luce sudi essa;
i raggi attraversano la pupilla:
- foro in mezzo all'iride da dove passano le varie onde luminose. L'iride è la "parte colorata" in grado di regolare il passaggio di luce allargando o stringendo la pupilla, come il diaframma di una macchina fotografica.
Attraversata la pupilla, l'immagine dell'ape viene proiettata capovolta (sarà poi compito del cervello rigirarla) sulla retina dove i milioni di fotorecettori di cui è formata (coni, più sensibili ai colori, e bastoncelli, più numerosi e molto più sensibili, anche alla scarsa luminosità) trasformano la luce in piccoli potenziali elettrici. Essi passano dunque per via sinaptica dalla retina lungo il nervo ottico (che altro non è che un prolungamento del sistema nervoso centrale) per poi raggiungere le varie regioni visive del cervello (corteccia visiva), a seconda della funzione. Entrambi i nervi (uno per occhio) entrano nel cervello e si uniscono formando il chiasma ottico. Le sue fibre permettono agli impulsi di arrivare alla corteccia celebrale dove si formano delle "rappresentazioni interne" della realtà che si fondano sulle informazioni ricevute dagli occhi. La binocularità è la capacità che hanno le varie aree visive poste nella parte posteriore del cervello (dette V1, V2..) di creare immagini con informazioni provenienti sia dall'occhio destro che dal sinistro. Come detto in precedenza l'immagine finale è la produzione di più zone ella corteccia visiva che si distinguono a seconda della funzione. Infatti le aree sono specializzate nel riconoscimento di un particolare elemento, come la forma, il movimento, il colore e la distanza.

Fin ora ho parlato di passaggio di informazioni e della loro interpretazione, ma chi si occupa di tutto questo? Con la trasmissione dell'informazione si parla di sinapsi, mentre l'interpretazione è compito delle cellule neuronali de cervello.

UNA PICCOLA INTRODUZIONE
Il sistema nervoso è costituito principalmente da due cellule, ovvero le cellule nervose (comunemente chiamate neuroni) e dalle cellule della glia.
Le prime, formando dei complessi "reticoli e circuiti", sono in grado e hanno il compito di ricevere, trasmettere, conservare ed elaborare un'informazione. Le seconde svolgono un compito di protezione, nutrimento, guida nella crescita del neurone; ne consentono inoltre un maggior isolamento così da aumentare la velocità di trasmissione delle informazioni. (Il messaggio ricevuto viene riconosciuto e tradotto in risposte biologiche all'interno delle sinapsi; dal loro numero e dalla loro efficienza dipendono quindi tutte le attività nervose, dai riflessi alla memoria).

NEURONI, IN GENERALE
Come le altre cellule del corpo umano, anche i neuroni sono rivestite da una membrana plasmatica e contengono corpuscoli fondamentali quali il nucleo, i ribosomi, i mitocondri, l'apparato di Golgi e il reticolo endoplasmatico. Una particolarità delle cellule nervose è, senza dubbio, l'asimmetria: la forma non è per nulla regolare e presenta numerosi e lunghi prolungamenti (dendriti), il tutto sostenuto da uno scheletro interno che prende il nome di citoscheletro neuronale, ma non solo la forma, anche delle proteine ed altri componenti della membrana sono diffusi in modo asimmetrico.
Nella loro struttura i neuroni si possono dividere in quattro compartimenti: 
- compartimento di recezione dei segnali detto soma (costituito da parte del corpo cellulare e dai dendriti);
- compartimento di integrazione (costituito dal segmento iniziale dell'assone);
- compartimento di trasferimento rapido del segnale elettrico (costituito dall'assone);
- compartimento di trasferimento informazioni (costituito dalle terminazioni presinaptiche).

COMUNICAZIONE
Le sinapsi possono essere di due tipi: di natura elettrica o di natura chimica. Nelle sinapsi chimiche i due neuroni non sono collegati direttamente ma c'è un piccolo spazio, detto spazio sinaptico, che separa la cellula presinaptica (cioè quella che trasmette l'informazione) a quella postsinaptica (cellula ricevente). il messaggio trasmesso attraversa questo spazio grazie a delle molecole dette neurotrasmettitori
Neuroni di topo (fonte: Tamily Weissman, Harvard University)
neuroni di topo
Nelle sinapsi elettriche invece, il messaggio passa da una cellula all'altra attraverso ampi canali proteici chiamati connessioni (che formano le cosiddette giunzioni gap). 

CURIOSITA'
un gruppo di universitari dello Utah ha scoperto che le cellule nervose comunicano tra loro tramite una sorta di staffetta avente come testimone una sorta di 'bolle' contenenti i segnali nervosi. Il loro preciso funzionamento non è ancora stato chiarito, ma questa scoperta è stata sufficiente ad assegnar loro il premio Nobel per la medicina 2013. Per saperne di più segue il link dell'articolo ansa.it/scienza-notizie.



So che c'è ancora molto, moltissimo altro di cui poter scrivere, questo infatti è solo un breve riassunto di quello che riguarda l'apparato visivo, i neuroni e la sinapsi. Tuttavia spero di aver suscitato un po' di curiosità.


venerdì 3 gennaio 2014

Un pacchetto in più sotto l'albero

Cosa avete ricevuto per Natale? Avete fatto gli auguri a tutti? ..No non mi interessa realmente, ma tutti abbiamo scartato almeno un pacchetto. Quest'anno sotto il mio albero ne è comparso uno con un nuovo destinatario: LUCA.
... Ma, chi è LUCA? LUCA, ovvero the last universal common ancestor, è l'ultimo antenato comune a tutti gli organismi viventi esistito tra 3,6-4,1 miliardi di anni fa, non l'unico e il primo, probabilmente l'unico spravissuto. Insomma è qualcuno di veramente importante, degno di un regalo di Natale!
Cosa gli ho regalato? ..una scatola vuota. Si, ho scritto un'intero post solo per una scatola vuota, ma volevo solo che potesse ricordare che lui da una Terra senza vita, totalmente inanimata, ha dato il via ad una lunga lista di discendenti (siamo tutti un po' LUCA insomma, quindi già noi siamo un regalo per lui, portiamo avanti il suo DNA, LUCA in fondo non è ancora morto veramente). Non è un gran che, solo un piccolo gesto di ringraziamento.