giovedì 12 settembre 2013

Luce negli abissi

Sono una persona curiosa, soprattutto quando si parla di animali e piante, così a volte mi capita di leggere o vedere dei video di qualcosa di particolare e non molto conosciuto. Avevo già sentito parlare di bioluminescenza marina, ma non mi ero mai interessata, così ho cercato e trovato questo video: vedi.
ctenoforo
Ho scoperto che questo fenomeno, molto raro sulla terra ferma (ne sono esempio le lucciole o gli omphalotus olearius), nell'oceano è praticamente vero il contrario, in alcuni luoghi fino l'80% e il 90% degli animali e delle piante è in grado di emettere luce.
Mi ha colpito in particolare un pesce (di cui purtroppo però non ho scoperto il nome) che vive in profondità dell'oceano che utilizza la bioluminescenza per cacciare. Questi ha tre 'fari' luminosi uno emette luce blu, visibile a praticamente tutti gli animali marini, e due emettono luce rossa, invisibile alla maggior parte dei pesci. A volte spegne il 'faro' blu e si orienta nell'oscurità con quello rosso riuscendo a cacciare senza essere visto. 
Gamberetto che 'spara' luce
Molti animali usano la bioluminescenza per cacciare, altri per cercare il partner altri ancora per difendersi. Ad esempio esiste un così detto sistema d'allarme che si attiva quando l'animale è in pericolo e attrae altri predatori o animali più grossi che possano attaccare o infastidire il predatore dando così un'occasione all'animale catturato per scappare.
Altri ancora accecano o confondono il loro predatore spruzzano come i polpi al posto che inchiostro della luce, a volte si tratta proprio di vere e proprie cellule complete (come in foto). 
dal film 'Avatar'
Credo che questo mondo praticamente sconosciuto sia molto affascinante per chiunque, quasi parte di un'altro mondo lontano da noi, nel video Edith Widder dice che probabilmente è stato questo aspetto del panorama marino a ispirare il mondo di Pandora nel film Avatar di James Cameron.

giovedì 5 settembre 2013

Recensione di un blog?!


Non credo di essere capace (ne esattamente so cosa voglia dire) recensire un blog, quindi vi fornirò alcuni titoli di blog, con i rispettivi link, cercando di riassumerne in poche parole il contenuto o la tematica che essi trattano.


Il primo che ha attirato la mia attenzione è stato inbiochem, di Giuseppe d'Anna, tratta di vari argomenti di biochimica, innovazioni e scoperte scientifiche (soprattutto nel campo medico, come cellule staminali e tumori), fisiologia e alcuni post riguardanti l'ambiente.

Naturamatematica, invece, è un blog dove si mischiano matematica e biologia: oltre a scoperte scientifiche e post riguardanti particolari animali e vegetali (come il Amorphophallus titanum o i vermi di velluto), ve ne sono altri che parlano di geometria e matematica.

Un blog non completamente divulgativo, ma comunque importante, è scienceforpassion, di Tania Tanfoglio. Contiene moltissimi esercizi e quesiti di genetica con relative correzioni e spiegazioni.

E per ultimo, a non per importanza, un blog di cui ci ha parlato molto spesso il nostro professore: prosopopea, di DoppiaM.

Alcuni tra questi blog li ho presi da il chimico impertinente dove vi è una lunga lista di blog trattanti biologia, matematica, chimica e molto altro.

domenica 1 settembre 2013

Api, termiti e formiche!

Recentemente ho letto un libro molto bello che parla di tre comuni insetti e ho ritenuto giusto parlarvene.
Il libro a cui mi riferisco è un volume formato da tre libri diversi: la vita delle api, la vita delle termiti e la vita delle formiche, di Maurice Maeterlinck
E' un libro di divulgazione scientifica che tratta appunto della vita di questi tre piccoli insetti a cui lo scrittore ha dedicato gran parte della sua vita. Il testo propriamente scientifico è intervallato da diversi pensieri di filosofi, riflessioni ed esperimenti di scienziati e dello stesso Maeterlinck, che a volte risultano anche un po' pesanti ma nello stesso tempo interessanti, nei quali ci si può accorgere di quanto veramente sia appassionato da questi insetti. Egli stesso infatti dichiara "di non aver voluto scrivere un trattato d'apicoltura, né una monografia scientifica e neppure una raccolta di osservazioni e di studi, ma di voler parlare di questi insetti come si parla a chi non lo conosce di un oggetto conosciuto e amato".
I capitoli sono divisi in base alla struttura della "casa" degli insetti, momenti particolari della vita della colonia o all'organizzazione della società.
Appena ho ricevuto il libro ho letto sulla copertina questa frase: "Molte sono le meraviglie dell'alveare, ma questo non deve incoraggiare ad aggiungerne. D'altronde è da molto che ho abbandonato l'idea di cercare in questo mondo meraviglie che superino per bellezza e interesse la verità". La mia prima impressione fu solo quella di pensare che si trattasse di semplicemente una bella frase, ora che ho terminato il libro ne capisco il vero significato e sono pienamente d'accordo con lo scrittore ed è anche attraverso le sue parole e le sue esperienze che ora sono più interessata e curiosa di quello che ci succede intorno.
Ormai le persone sono abituate a non osservare quello che c'è intorno, a vivere passivamente in questo mondo (limitandosi, oserei dire, a sopravvivere), ma credo che uno sguardo da un'altro punto di vista, soprattutto se spiegato da qualcuno che già ci ha provato e ama questa prospettiva, sia importante per ognuno di noi.