domenica 21 aprile 2013

mRNA nelle cellule eucariote

Solitamente le sequenze dei geni codificanti per le proteine sono interrotte da sequenze nucleotidiche che non vengono tradotte, sono dette introni, mentre le sequenze codificanti (tradotte in proteine) sono dette esoni
Gli introni furono scoperti da degli scienziati durante degli esperimenti sull'ibridazione del RNA e mRNA: i ricercatori notarono che non c'era una perfetta corrispondenza tra le molecole di RNA messaggero maturo e i geni da cui queste molecole sono trascritte. 
Solitamente, prima della fine della trascrizione al filamento di mmRNA (ancora in via di formazione) viene aggiunto un nucleotide "insolito" all'estremità 5', questo processo è definito capping. Il "cappuccio" nucleotidico è necessario per far uscire l'mRNA dal nucleo e farlo attaccare ai ribosomi. Completata la trascrizione, l'mRNA, deve affrontare ancora due processi prima di passare nel citosol: la trasformazione in mRNA maturo e l'aggiunta di una sequenza nucleotidica all'estremità 3'. Questa aggiunta avviene per mezzo di enzimi e consiste nell' "attaccare" una catena di nucleotidi contenenti adenina (per questo chiamata coda poli-A) per consentire alla molecola un tempo più lungo nel citosol. 
Prima che la molecola di mRNA lasci il nucleo si verifica il processo denominato splicing, cioè il meccanismo con cui si eliminano gli introni e si ricongiungono gli esoni. Gli introni sono i rimossi da un complesso molecolare composto da subunità chiamate snRNP (small nuclear ribo-nucleo-protein) che prende il nome di spliceosoma. Ora l'mRNA  maturo passa nel citosol dov'è tradotto in proteina. 

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